Il 10 aprile presso la Direzione Regionale è stato presentato il progetto. Era presente l’Assessore Regionale Pan. In rappresentanza di Apimarca io e il dr. Pandolfi abbiamo chiesto “che i fogli cerei consegnati fossero preventivamente accompagnati da analisi dei residui, per venir impiegati anche dalle aziende bio”. Non ci è stata data alcuna garanzia di analisi di laboratorio preventiva alla distribuzione dei fogli cerei anzi: “è cera convenzionale presente sul mercato, non adatta alle aziende bio e … la partecipazione al progetto è facoltativa!!”.
Il 25 maggio sono andato a ritirare i fogli cerei spettanti ad apimarca.
In data 6 giugno ho richiesto ufficialmente di conoscere le analisi chimiche ai lotti 1 e 2.
La tracciabilità e l’autocontrollo aziendale ce lo impongono.
Non ottenendo alcuna risposta abbiamo fatto eseguire le analisi ai lotti 1 e 2 e con la lettera seguente abbiamo chiesto l’autorizzazione all’inserimento dei fogli cerei in apiario in quanto le risultanze (delle analisi) presentavano sensibili valori di sostanze estranee alle nostre conoscenze della cera d’api.